I lenzuolini sono un lavoro di grande soddisfazione. Il problema è che quando si comincia a fare un lenzuolino per un’amica che deve avere un bambino ci si mette in una strada senza uscita: da questo momento in poi bisognerà farlo per tutte. E se fosse finita lì, andrebbe ancora bene…………….invece cominciano le sorelle con richieste del tipo: la mia amica tale sta per avere un bambino non è che le faresti un lenzuolino………ti pago (giuro mia sorella ha avuto il coraggio di dirmi ti pago, cosa ovviamente fuori discussione, anche leggermente offensiva se vogliamo)…..e poi ci sono il lavori su commissione (per foruna perchè bisogna anche campare).
Un capitolo lo dovremmo dedicare all’apprezzamento di questi tipi di lavori. Sono lavori di un certo impegno e non sempre compresi. Se fate un lenzuolino da regalare, assicuratevi che i destinari possano apprezzare, altrimenti poi ci si resta male.
Certo è che sono tenerissimi.
Non sono tutti, con mio grande dispiacere non ho tutte le foto. Ricordo in particolare dei teneri coniglietti partiti per sempre senza lasciare traccia.
Ormai è grande: 3a o 4a elementare, non ricordo esattamente. Lenzuolino mai usato, la madre lo conserva gelosamente, dice che sarà un ricordo quando sarà adulta (mah!?) e medita di fare uno strano lavoro di taglio e cucito (che mi auguro non farà mai) per trasformarlo in un lenzuolo da letto singolo (che a sua volta non userà mai).
Disegno di un Rakam di tanti anni fa, completamente rivisto nei colori.
Materiali: Pelleovo di cotone e ovviamente moulinè di cotone.
Ormai grandina anche lei. Non ho mai capito se è stato gradito o no. La prima cosa che ha fatto la madre è stato guardare il retro. Ok è vero che un ricamo si giudica anche dal rovescio, ma bisogna saperlo fare e dubito che la signora in questione…….e poi non è il massimo della buona educazione di fronte a un regalo e di fronte alla persona che l’ha ricamato……………..
Non so se l’ha mai usato. In compenso mi dicono usi spesso il lenzuolino con i conigletti (quello di cui manca foto) e che era di un suo cuginetto ormai cresciuto.
Disegno sempre di un vecchio Rakam, completamente rivisto nei colori.
Materiali: Pelleovo di cotone e ovviamente moulinè di cotone.
Se poi l’amica ha sposato un americano ti toccano pure le bimbe con il doppio nome!
In questo caso mi sembra che sia stato apprezzato. Ed è anche stato usato, mi giunge notizia che la bimba si succhiava gli uccellini (non sapendo chi legge i blog questa frase dopo averla scritta mi lascia un po’ perplessa, vi prego ditemi che la posso lasciare senza che qualche deficiente pensi male?).
Anche in questo caso dopo un po’ sono andate a vedere il retro (plurale: mamma, le sue due sorelle: le ziee, e la neo-nonna) ma nel caso specifico ci capivano e l’hanno fatto in modo assolutamente gentile e con apprezzamento.
Disegno: qui è un po’ un pasticcio: la maggior parte degli uccellini sono della Disney recuperati a svolazzare intorno alle varie principesse, i due che reggono il cuore li ho trovati in internet, ma non ricordo assolutamente dove, chiedo scusa. Colori come pareva a me.
Materiali: Pelleovo di cotone e ovviamente moulinè di cotone.
Fonte inesauribile di disegni per i lenzuolini sono gli album da colorare. Prendete google, scrivete coloring pages free e avrete molto molto molto più materiale di quanto possa servire in 12 vite.
Ormai grandino anche lui. Mi sa che a settembre andrà in prima elementare. In assoluto il mio pupo preferito. Era così dolce.
E’ il fratellino di Virginia, quindi essendo la mamma la stessa apprezza molto ma poi non ha il coraggio di usare, quindi immagino sia finito in fondo a un cassetto.
Il disegno è quello dei Care Bears, molto liberamente riadattati. Io li ho fatti color orsetto, un po’ perchè mi piacevano così, un po’ perchè ho scoperto molto tempo dopo il vero colore dei care bears. Così imparo a cercare solo le pagine da colorare che ovviamente colorate non sono. E visto che non ho figli sono tremendamente ignorante sul tema.
La cosa strana di questo ricamo, fatto prima che il bimbo nascesse, è che questi orsetti gli somigliano tremendamente. Giuro hanno la stessa espressione del pupo quand’era più piccolo, soprattutto quello sulla nuvoletta e quello con l’ombrello. Identici. L’ha detto anche la sua mamma.
Materiali: Pelleovo di cotone e ovviamente moulinè di cotone.
Questo è il figlio dell’amica di mia sorella. Quindi non so molto. E’ stata contenta però mi pare.
Una sola richiesta: potreste cortesemente chiamare i figli con nomi un po’ più corti. Apprezzerei un Ugo.
E’ piaciuto anche a Ricamo Italiano che l’ha pubblicato sul numero di febbraio del 200 (o forse era gennaio)
Provenienza del disegno ovvia, con il solito sistema degli album da colorare. Si prendono i cagnolini e poi si dispongono sulla scritta come si vuole.
Materiali: Pelleovo di cotone e ovviamente moulinè di cotone.
E visto che i figli unici non vanno bene, ecco che anche gli americani hanno fatto il bis.
Micini questa volta (autore ovvio anche in questo caso).
Gravi problemi di stiratura. Il ferro mi ha abbandonato il giornoc he lo dovevo consegnare. Risultato patetico. Ma non c’è stato tempo di stirarlo meglio e quindi anche di avere una foro migliore.
Materiali: Pelleovo di cotone e ovviamente moulinè di cotone.
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